Come eliminare l’arsenico dall’acqua del rubinetto
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Cos’è l’arsenico e quali rischi per la salute
L’arsenico è un semimetallo naturale con numero atomico 33, il suo simbolo è As e il colore giallo, nero o grigio.
Il nostro corpo assorbe e espelle tutti i giorni arsenico come tossine. Fin qui niente di male.
Se non fosse che negli ultimi decenni è stato utilizzato massicciamente nell’industria chimica, per esempio nei pesticidi e nell’impregnante per legno.
In grandi quantità è altamente pericoloso per la nostra salute: riduce le difese immunitarie, può modificare geneticamente il DNA delle cellule e provocare tumori particolarmente alle mammelle e alla vescica.
Limiti consentiti per legge
Secondo la legge Decreto Legislativo n. 31/2001 (Normativa Europea) il limite di arsenico entro il quale non ci sono rischi per l’essere umano è 10 microgrammi per litro.
Sotto questa soglia il corpo assorbe l’arsenico ma riesce a disfarsene sotto forma di tossine e quindi non ci sono particolari restrizioni per quanto riguarda il consumo di acqua.
Concentrazioni contenute tra 10 e 20 microgrammi per litro il rischio per la salute aumenta per i bambini, le donne incinta, gli anziani e tutte le persone che hanno le difese immunitarie deboli.
Sopra i 20 microgrammi bere acqua con arsenico può essere fatale anche per le fasce di popolazione più protette con l’insorgenza di malattie e forme particolari di cancro.
Le trasmissioni Report e Agorà parlano di acqua nell’arsenico
Cosa è successo nel Lazio?
Nel 2012 è scattato un’allarme per la presenza di livelli altissimi di arsenico nell’acqua nel Lazio. La situazione era nota da molto tempo e tutti hanno chiuso un occhio fino a che lo scandalo non è scoppiato a livello nazionale.
Secondo le analisi a Viterbo risultava una concentrazione di 27 microgrammi per litro, una quota veramente preoccupante. Molti sindaci da quasi tutto il Lazio (comuni) hanno dichiarato l’acqua non potabile.
L’Unione europea, dopo aver concesso la terza deroga consecutiva, ha avviato una procedura di infrazione verso l’Italia per la contaminazione dell’acqua potabile. L’allarme è rientrato solo nel 2014 quando i livelli sono scesi dopo che la Regione Lazio ha rimediato alla situazione acquistando potabilizzatori.
Adesso l’arsenico è rientrato nei limiti della legge, ma continua a scorrere indisturbato in piccole percentuali nei rubinetti degli abitanti del Lazio.
Ad Agosto 2017 è scoppiato un incendio a un dearsenificatore che ha fatto ritornare l’allarme. A Nettuno, Cisterna, Aprilia e in alcune zone di Latina i sindaci hanno emesso un’ordinanza vietando il consumo dell’acqua per bere e per cucinare.
Non solo Lazio: anche Emilia, Lombardia, Alto Adige, Campania, Toscana.
Oltre al Lazio, ci sono altre regioni con il problema dell’arsenico: Emilia, Lombardia, Alto Adige, Campania, Toscana.
In Toscana, e precisamente sul Monte Amiata in provincia di Grosseto, nel Luglio 2017 c’è stato un allarme acqua inquinata. Comitati e associazioni amiatine hanno denunciato la presenza di 14 microgrammi per litro nell’acqua del rubinetto e hanno accusato i sindaci di aver dato notizia ai cittadini con 3 mesi di ritardo.
La siccità ha diminuito la portata d’acqua delle falde acquifere e ha alzato enormemente le concentrazioni di arsenico.
In Settembre l’allarme è rientrato, i valori sono entro i limiti di legge ma sono comunque molto alti (tra 5 e 10 microgrammi per litro).
In Lombardia, e precisamente in tutta la provincia di Mantova ad esclusione dell’Alto-Mantovano pedecollinare, sono state trovate concentrazioni di arsenico altissime nel 30% dei casi nelle analisi effettuate. con valori solitamente non superiori ai 50 µg/L, ma che in alcuni casi hanno raggiunto i 150 µg/L.
I sindaci hanno consigliato di eseguire le analisi dell’acqua del rubinetto per verificare la presenza dell’inquinante e nel caso del superamento dei limiti, hanno fatto divieto assoluto di berla.
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Il metodo migliore per eliminare l’arsenico dall’acqua è con il depuratore d’acqua domestico a osmosi inversa.
L’apparecchio, installato sottolavello, depura l’acqua filtrandola tramite i pori strettissimi (0,0001 micron) di una membrana e ti consente di bere acqua pura e leggera direttamente dal tuo rubinetto.
L’acqua che otterrai sarà un’acqua oligominerale sicurissima, e se lo desideri possiamo affiancare anche degli accessori per raffreddarla o gasarla a piacimento.
Durante l’installazione è necessario fare un buco nel pianale della cucina in prossimità del lavello per collegare un nuovo rubinettino da affiancare al tuo.
In questo modo avrai un bene prezioso come l’acqua sempre a portata di mano, senza acquistare quintali di bottiglie d’acqua, pesanti e costose.
Considera che una famiglia media di 4 persone spende circa 500 euro all’anno per acquistare acqua in bottiglia al supermercato, per non parlare del tempo, della fatica e dell’ingombro.
Pensa poi a quanto faresti bene all’ambiente, non immettendo in circolazione plastica da reciclare!