Come eliminare Nitriti e Nitrati dall’acqua del rubinetto
I nitrati (NO3–) sono composti inorganici dell’azoto (sali di azoto) che si trovano regolarmente nell’acqua e in molti alimenti. In basse concentrazioni non sono particolarmente pericolosi.
Vengono utilizzati anche come conservanti negli alimenti, e sono identificati dalle sigle E251 ed E252. Grazie alle loro proprietà mantengono a lungo le caratteristiche originali impedendone la deperibilità.
Il grande incremento di questi sali di azoto è dovuto all’utilizzo massiccio dei fertilizzanti chimici impiegati in agricoltura, sono infatti presenti in maggiore quantità nelle zone in pianura adibite alle coltivazioni estensive.
Negli ultimi anni le loro concentrazioni sono aumentate a dismisura, arrivando a inquinare le falde acquifere, soprattutto quelle che si trovano a non più di 15 metri di profondità.
Sono cancerogeni?
Non sono di per se cancerogeni, lo diventano solo se si trasformano in nitriti (NO2–) all’interno del nostro organismo.
Si legano all’emoglobina trasformandola in metaemoglobina riducendo la capacità della molecola di legarsi con l’ossigeno.
Inoltre si legano alle ammine, sostanze contenute in alimenti proteici, formando le nitrosammine, particolarmente cancerogene.
Potrebbero portare problemi per lo stomaco, i polmoni, il fegato, il pancreas, il cervello e gli intestini.
Sono assolutamente vietate concentrazioni alte per i bambini al di sotto dei 3 anni.
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Unione europea e limiti di legge
Già agli inizi degli anni 90 l’unione europea cominciava ad avvertire della pericolosità di questa sostanza diramando la direttiva 91/676/CEE, più nota come “direttiva nitrati”, con la quale regolamentava l’utilizzo di pesticidi in agricoltura.
Nella direttiva c’è anche una classificazione delle acque a seconda della concentrazione di nitrati:
- 0 – 25 mg/l (milligrammi per litro): acque di buona qualità da monitorare con frequenze basse
- 25 – 49 mg/l: acque da monitorare più frequentemente per il rischio superamento limiti
- > 50 mg/l: acque inquinate che non devono essere bevute
in Italia, il decreto legislativo 31/2001, in vigore da dicembre 2003, ha stabilito che i nitriti debbano avere una concentrazione inferiore a 0,5 mg/L mentre i nitrati non possono superare la quota di 50 milligrammi per litro.
Come eliminare i nitrati e i nitriti dall’acqua
Il modo migliore per eliminare i nitriti e i nitrati è attraverso l’osmosi inversa. Con questo tipo di filtrazione è possibile eliminare fino al 90% le concentrazioni di nitrati dall’acqua, bevendo acqua oligominerale più leggera e sicura.
I depuratori acqua ad osmosi inversa si installano facilmente sotto il lavello senza invadere la cucina e possono anche gasare e refrigerare l’acqua erogata attraverso l’aggiunta di ulteriori accessori.
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